Il cammino compiuto
Siamo giunti al primo lustro di Futura Festival. Si può e si deve fare un primo bilancio di un appuntamento culturale che in pochi anni ha conquistato un ruolo nell’estate marchigiana e costituisce , anche nelle percezione dei nostri grandi ospiti che ce lo ripetono molto spesso, un punto di riferimento tra i festival culturali italiani. Cinque anni sono tanti e sono pochi: se ripercorriamo però con i nomi e con i ricordi di incontri indimenticabili tutte le edizioni si ha l’impressione di un mosaico di grande significato culturale e di innegabile forza delle idee che ciascuno dei protagonisti del festival ci ha aiutato a comporre con contributi sempre originali e finalizzati a nutrire le curiosità di un pubblico eterogeneo ma sempre partecipe.
Ospiti e incontri vivi nel ricordo
Alcuni nomi devono essere fatti senza per questo sottovalutare l’apporto di tutti ( una media di 90 ospiti per ogni edizioni, per un totale di quasi 500 incontri!): protagonisti del pensiero di fama mondiale come Augé, Bauman, Grossman, De Kerckhove, Ritzer,Savater ; filosofi e scrittori tra i più noti come Albinati, Baiani, Boitani,Cacciari,Canfora,De Luca,Flores D’Arcais, Giorello,Hornby, Lodoli,Mancuso,Maraini, Massarenti,Odifreddi,Osorio, Patota,Rampini, Sabatini,Settis,Trevi, Varzi; storici e giornalisti come Berardinelli,Castronovo, Ceserani,Galli della Loggia,Gentile,Raimo,Stella ;scienziati e ricercatori di assoluto valore come Barone,Bignami, Boncinelli, Capua, Carrozza, Coccia, Corbellini, Ferroni, Frova,Guidoni,Rizzolatti,Rossi Albertini, Sinigaglia,Tozzi, Vallortigara, Votano; registi, attori, uomini di spettacolo e di sport, come Barra, Benedetti,Capossela, Causio, Colangeli,Comencini, Freccero, Garrone,Genovese, Giallini,Mainetti, Mirabella,Moretti, Ovadia,Piccioni, Ramazzotti , Sorrentino, Sparagna, Sconcerti,Servillo, gli Stadio, Virzì.
Una grande squadra di esperti e intellettuali
In più una squadra di collaboratori e “amici del festival” davvero qualificata che ha svolto in questi anni quasi il ruolo di comitato scientifico e di sostegno per le scelte che ogni anno abbiamo fatto: il linguista Massimo Arcangeli,lo scienziato Edoardo Boncinelli,l’editore Valentina Conti, lo scrittore Paolo Di Paolo,il filosofo Diego Fusaro, il critico letterario Filippo La Porta, l’esperto di cinema Italo Moscati, il poeta e scrittore Lucilio Santoni, risorse straordinariamente importanti per il salto culturale che la città di Civitanova ha compiuto con un Festival che la pone all’attenzione nazionale anche negli echi che molti incontri hanno avuto nella stampa italiana.
Nel 2017 il viaggio prosegue
Un viaggio che prosegue anche nel luglio 2017 con ospiti attesi e con temi attualissimi che ci possano aprire gli orizzonti del domani, ai confini del presente ci attendono le frontiere del futuro. Solo “infiniti desideri e altere visioni” però sono la chiave per aprire le porte dell’avvenire.
LE RAGIONI DI UN FESTIVAL CHE VUOLE ESSERE LUOGO DI SCAMBIO E ELABORAZIONE DEL PENSIERO PER I TEMPI FUTURI
Futura perché
Fin dal primo momento siamo partiti da una suggestione, la bellissima canzone di Lucio Dalla, le sue parole così dense di profezia, “chissà chissà domani su cosa metteremo le mani… nascerà e non avrà paura nostro figlio e chissà come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani, si muoverà e potrà volare, nuoterà su una stella, come sei bella, e se è una femmina si chiamerà Futura” e abbiamo poi guardato con malinconia e disillusione un presente che pare contraddire il sogno di Futura.
Un festival per pensare…il futuro
Da qui il passo è stato breve. Un festival per pensare al futuro tra utopia e realtà, tra sogno e risveglio attraverso le lingue della filosofia, delle scienze, della nuova cultura umanistica, della scena teatrale e musicale, in una città che si vuole aprire al confronto e alle dinamiche di cambiamento, pur con le ferite aperte di un tempo presente che spesso stenta a diventare futuro. Non le sorti progressive dell’umanità, Leopardi ci guarda dalla nostra collina e ci ammonisce, ma un domani che non può che essere diverso da un oggi sofferente. Sempre il poeta recanatese ci dà una preziosa definizione del futuro e delle sue prerogative: “Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente”
Un festival per andare oltre
Nodi da sciogliere, percorsi da iniziare, parole che devono farsi cose, fatti, uomini e soprattutto donne, ancora purtroppo non sufficientemente protagoniste nel tempo che abitano. Futura, la bambina che nel nostro logo cerca di cogliere il frutto dell’albero del Sapere, lo sarà invece del suo tempo se il mondo saprà dare luogo a chi non ha luogo, dare tempo a chi si affaccia alla vita e ci chiede quale pianeta gli abbiamo preparato. Un festival per andare oltre. Oltre il presente, sicuramente, ma anche oltre la paura, le incertezze, le rinunce, le passività. Il coraggio della speranza, ma ci piace anche l’espressione di una nota filosofa italiana , Michela Marzano, che ha parlato recentemente di “etica della fiducia”. Il nostro festival, in tempi di raggomitolamento in una dimensione tutta individuale di “pessimismo della volontà” , vuole riportare la discussione sul “noi” e, grazie alla forza delle idee, ritrovare insieme la strada della nuova umanità. Chi nasce dovrà avere più opportunità di noi che siamo già vissuti.
Un festival per tutti senza cedimenti alla superficialità
Ecco perché, a chi volesse ridurre un festival culturale ad una kermesse di intellettuali, vogliamo contrapporre un’altra idea: quella della complessità del presente che non ha facili soluzioni, ai populismi dalle risposte pronte ma inutili, preferiamo sostituire le analisi, i ragionamenti, la competenza, il pensiero logico. Ci piace ancora rispecchiarci nella meditazione senza tempo di Agostino d’Ippona, profondamente radicata nella conoscenza psicologica dell’essere umano:
“Chi dunque potrebbe negare che il futuro non esiste ancora? Tuttavia nell’animo c’è già l’attesa del futuro. E chi potrebbe negare che il passato non esiste più? Ma nell’animo c’è ancora la memoria del passato”. Ecco proprio dentro a questi due istinti sta Futura Festival, l’attesa del futuro e la memoria del passato.
DESIDERI INFINITI E VISIONI ALTERE
AI CONFINI DEL PRESENTE LE FRONTIERE DEL FUTURO
Duecento anni fa lo Zibaldone
Duecento anni fa, proprio nel mese di luglio, Giacomo Leopardi cominciava a scrivere lo Zibaldone che raggiungerà nel 1832 ben 4526 pagine e diventerà il più grande esempio italiano e forse europeo di riflessione di un grande intellettuale sul rapporto dell’uomo con
Il mondo, “scrittura vivente che combatte il caos, il dolore, l’oblio, la morte” ( D’Intino).
” Palazzo Bello.Cane di notte dal casolare, al passare del viandante. Era la luna nel cortile, un lato/Tutto ne illuminava,e discendea/Sopra il contiguo lato obliquo un raggio…” Cominciava così, quasi come una moderna sceneggiatura, nel luglio del 1817 lo Zibaldone, opera fondamentale di Leopardi che apriva la stagione del “poeta” che seguiva quella adolescenziale dell’erudito. Un momento decisivo, in cui nasce e si fortifica l’amicizia epistolare con il Giordani, per il grande pensiero leopardiano, che trova in questo diario di frammenti, portato sempre con sé fino alla morte, l’opera imprescindibile per chi voglia conoscerlo profondamente.
“Desideri infiniti e visioni altere”
Siamo partiti da questo monumento letterario per impostare le linee della quinta edizione di Futura, scegliendo come titolo un verso di un altro testo leopardiano forse meno conosciuto, il canto XXXI SOPRA IL RITRATTO Dl UNA BELLA DONNA SCOLPITO NEL MONUMENTO SEPOLCRALE DELLA MEDESIMA dove si esprime la ricerca di assoluto e di infinito come già era avvenuto nel 1819 con l’altro grande capolavoro della gioventù, ” L’infinito”.
Desideri infiniti
E visioni altere
Crea nel vago pensiere,
per natural virtù, dotto concento;
onde per mar delizioso,
arcano erra lo spirito umano,
quasi come a diporto
ardito notator per l’Oceano:
ma se un discorde accento
fere l’orecchio, in nulla
torna quel paradiso in un momento.
Ai confini del presente, le frontiere del futuro
Il desiderio e un’alta visione del tempo e dello spazio sono il motore della storia nell’idea di Leopardi e dal loro esercizio deriva la forma del Futuro. È a questa grande intuizione che abbiamo legato il senso di Futura 2017, nutrire il desiderio e non perdere mai l’altezza della visione. Guardare oltre, superare confini e barriere, abbattere muri, costruire ponti.
Questo è il compito della cultura e la ragione vera di un festival “utile” a prefigurare la società migliore che deve venire, senza essere troppo invischiati nelle paludi del presente.
Prosegue perciò, quest’anno nel nome di Leopardi, il percorso di Futura, “laboratorio dell’avvenire, officina del domani” sempre in azione per cogliere i fermenti del nuovo, la lezione del passato, il magistero di intellettuali e i consigli di esperti.
Come sempre tra letteratura, filosofia, scienze, arti cinematografiche e dello spettacolo.
Le sezioni principali del festival si ispirano quasi tutte a versi o prose del grande recanatese, le elenchiamo con brevi note.
DESIDERI INFINITI
Il piacere insieme al dovere, ma non subalterno. Sentire la nostra esistenza come dono e cercare di non smettere mai di amare la vita. Senza desideri, e non solo quelli della carne, ma anche gli appagamenti spirituali, vivere è sopravvivere.
Ci parlano di questo tra gli altri la scrittrice Eugenia Rico,il classicista Nicola Gardini,la scrittrice Barbara Garlaschelli.
ALTERE VISIONI
Ci vuole uno sguardo, non fermarsi al presente così incerto e confuso, al dramma che dalle ferite del terremoto del Centro Italia e delle Marche giunge alla tragedia mediterranea, fino ai segnali di paura e di odio che vengono dal mondo. Chi ha alte visioni ci può soccorrere con lucidità e conoscenza. Qui incontriamo i relatori del convegno iniziale “Il Sapere dello Sguardo” sulle Marche della ricostruzione, poi il fisico Fernando Ferroni, l’economista Mauro Gallerani, la teologa Antonella Lumini,il latinista Ivano Dionigi, lo scrittore Paolo Di Paolo,il critico letterario Filippo La Porta, l’antropologo Marc Augé.
LIBERTÀ VAI SOGNANDO…
Tante sono le libertà che andiamo sognando,individuali e collettive. Nel mondo invece la libertà che sembrava una conquista illuministica è ancora un’utopia nel XXI secolo. Quale terra lasciamo ai nostri posteri e quali prospettive di vita ai nostri figli? Si cimentano con questo tema i giornalisti Alberto Negri e SalvatorevGiannella, il filosofo Diego Fusaro, l’americanista Massimo Teodori, il cibernetico Alessandro Obino, lo storico Emilio Gentile.
MA CREDETE VOI CHE I LIBRI POSSANO GIOVARE ALLA SPECIE UMANA?
Un libro che funzione ha? Nell’era di internet leggere è ancora necessario per crescere nella comprensione dell’essere umano e della società ? Una domanda che si poneva Leopardi che come nel “Canto notturno” invidiava la condizione animale del “non sapere”.
Difendono il ruolo del libro il linguista Massimo Arcangeli,la scrittrice Elisabetta Rasy, la finalista del Premio Campiello Donatella Di Pietrantonio, la scrittrice e docente Barbara Malaisi, il finalista de Premio Strega Matteo Nucci.
PENSARE ALTRO
Prosegue la ricerca dentro gli amati libri, fatta di ragionamenti e sussurri, di aneliti e singulti, per scoprire ciò che illumina davvero la nostra vita e il mondo. Al di là dei luoghi comuni e del già sentito, provare ad attraversare i confini asfittici dell’economia per affidarsi al dolce “perdersi” della poesia. Guida il viaggio lo scrittore Lucilio Santoni, nell’equipaggio del dantesco vascello ci sono Francesca Matteoni e Evelina De Signoribus poetesse,Antonio Di Grado e Alessandro Pertosa, filosofi e scrittori,Ugo Carlone, programmatore di politiche sociali, Yamina Oudai Celso, ricercatrice e giornalista.
RIDENDO DEI NOSTRI MALI
L’indagine nel cinema italiano continua. Con il critico e sceneggiatore Italo Moscati abbiamo conosciuto da vicino i più grandi protagonisti del cinema contemporaneo, da Sorrentino a Virzì , da Garrone a Mainetti, da Genovese al grande protagonista di quest’anno, Giovanni Veronesi, sceneggiatore di film che hanno segnato un’epoca ( basta citare “Il Ciclone” o “Tutta colpa del paradiso”), raffinato artigiano come regista di grandi film popolari come i vari “Manuali d’amore”. Dialoga con Moscati sul tema “Il cinema italiano: smarrito?”. Inoltre la chiusura dedicata al tema delle Bufale, per riflettere e ironizzare su un fenomeno che impazza in internet con i protagonisti dei siti più cliccati.
TEATRO DELLA SCIENZA
Che festival sarebbe un festival sul futuro senza la scienza, le nostre domande e le sue risposte. Tanti i campi in cui Futura si è mossa in questi anni con un’attenzione particolare ai tanti segreti da svelare nelle due realtà di cui meno sappiamo: l’universo e il cervello.
Sotto la guida di un maestro della ricerca e della divulgazione come Edoardo Boncinelli anche quest’anno il Teatro della Scienza apre il suo sipario e ci offre nell’ordine queste occasioni di conoscenza:l’incontro con la ricerca italiana in Antartide con Marco Ferrazzoli prima,la vita animale poi con Lisa Signorile,la definizione della coscienza umana da parte del neuroscienziato Angelo Tartabini, i segreti del cervello svelati da due dei massimi studiosi italiani della nostra materia grigia Edoardo Boncineli e Marcello Massimini, lo stato delle conoscenze dei pianeti e degli asteroidi con l’astrofisica Patrizia Caraveo, il tema della vaccinazione con il giornalista scientifico Mario Pappagallo, le ultime scoperte del CERN di Ginevra spiegate dal fisico marchigiano Vincenzo Vagnoni.
ZIBALDONE FUTURA
Un programma completo e unico in Italia per celebrare Leopardi e il suo capolavoro in prosa.
FUTURA FESTIVAL 2017
26-30 luglio Civitanova Alta
“DESIDERI INFINITI E VISIONE ALTERE”
FUTURA per LEOPARDI
A 200 anni dall’inizio dello Zibaldone ( luglio 1817)
Giovedì 27 luglio
ore 19
Teatro Annibal Caro
PREMIO ANNIBAL CARO
A FRANCO D’INTINO per la traduzione in inglese dello Zibaldone
A FABIO PEDONE e ENRICO TERRINONI per la traduzione in Italiano di Finnegans Wake
Seguono due Lectio magistralis su Leopardi e Joyce
Venerdì 28 luglio
ZIBALDONE FUTURA
GIORNATA LEOPARDIANA
ORE 18
Chiostro di Sant’Agostino
TUTTO È NULLA. LA STRAGE DELLE ILLUSIONI
MARIO ANDREA RIGONI
RISCRIVERE E RILEGGERE LEOPARDI NEL XXI SECOLO
ANTONELLA ANTONIA PAOLINI
GILDA POLICASTRO
Conduce FILIPPO LA PORTA
Ore 19
Sala Pio X
ANTONIO DI GRADO e ALESSANDRO PERTOSA con i libri “Pensieri anarchici dallo Zibaldone” e “Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani”
Introduce Lucilio Santoni
Sabato 29 Luglio
Ore 18
Chiostro Sant’Agostino
RIDERE DEL MONDO
LEZIONE DI E SU LEOPARDI
EMILIO RUSSO
Introduce Maria Grazia Baiocco
Domenica 30 luglio
Ore 19
Chiostro Sant’Agostino
L’ INCANTO E IL DISINGANNO: LEOPARDI.POETA, FILOSOFO,SCIENZIATO
Ne parlano gli autori EDOARDO BONCINELLI e GIULIO GIORELLO
Introduce Maria Grazia Baiocco
Ore 22,30
Teatro Annibal Caro
“INFINITO GIACOMO”
RECITAL TEATRALE E ANALISI DEL TESTO
DI E CON GIORGIO COLANGELI